Dal 3 giugno in Italia cadono le barriere regionali e si potrà riprendere liberamente a muoversi da una parte all’altra del Paese senza dover più giustificare gli spostamenti. Scompare dunque il modulo di autocertificazione. Ma in generale rimarranno i divieti di assembramenti, di togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto. Resta anche l’obbligo del distanziamento sociale e la quarantena per chi ha infezioni respiratorie con febbre o la temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi. Agli spettacoli all’aperto potranno assistere al massimo mille persone, 200 nelle sale al chiuso
Il governo nazionale, dunque, non ha posto alcuna condizione agli spostamenti, meno che mai l’adozione di quel passaporto sanitariochiesto con insistenza dal governatore della Sardegna Solinas. Che ha poi virato su un sistema misto di controlli che passa dalla registrazione degli arrivi alla compilazione di un questionario sino alla tracciabilità. In Sicilia dal 5 giugno sarà attiva l’app ‘Sicilia Sicura’ per chi arriva nella regione e sarà facoltativa, permettendo a chi arriva nell’Isola di poter essere assistito dal personale medico dell’Unità sanitaria turistica. Controlli con i termoscanner nei principali punti di snodo.
Il governatore della Puglia ha
invece fatto esplicita richiesta a chiunque dovesse entrare nel
territorio regionale, come turista o di rientro nella propria regione,
di segnalare la propria presenza e di tenere memoria dei contatti. In Campania si
annuncia un attento aumento di controlli e test rapidi, ma si
pianificano anche controlli alle stazioni di Salerno e Napoli – dove il
sindaco invoca i tamponi per chi arriva da fuori regione – nei porti,
all’aeroporto e ai caselli autostradali, con particolare attenzione a
chi proviene da Lombardia, Piemonte e Liguria. Il capoluogo campano, in particolare, dovrà allinearsi alle restrizioni in tutta la regione: il Tar ha sospeso l’ordinanza in
base alla quale, i locali avrebbero potuto somministrare bevande e
alimenti, anche da asporto, fino alla mezzanotte (e non fino alle 22).
In Piemonte la linea è quella nazionale, ma sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto vicino ai centri commerciali, per esempio nei relativi parcheggi.
Stazioni e aeroporti sotto osservazione
Le Ferrovie dello Stato si preparano alla ripresa degli spostamenti in tutto il Paese portanto a 80 le Frecce, 48 gli Intercity e 4653 le corse regionali in circolazione. Ma stazioni e scali restano comunque sorvegliati speciali: primi tra tutti Termini e gli aeroporti di Roma, dove saranno rilevate le temperature corporee. Inoltre nel Lazio sarà potenziato il contact tracing mentre i casi sospetti saranno indirizzati ai drive-in per possibili test.
Controllo della temperatura sui treni, chi ha la febbre non sale
mdia e lunga percorrenza, compresi gli Intercity. Per questo “il Gruppo FS Italiane raccomanda ai viaggiatori di presentarsi in stazione per tempo, in anticipo rispetto alla partenza del proprio treno, per consentire un agevole svolgimento dei controlli senza determinare assembramenti”. Le nuove linee guida del Mit prevedono per chi si sposta su treni a media e lunga percorrenza (Intercity e Alta Velocità) la misurazione della temperatura e il divieto di salire a bordo se si superano i 37,5 gradi. E’ stata anche ripristinata la ristorazione a bordo ma con la consegna al posto di cibi e bevande confezionati.
All’aperto sempre a un metro, baci e abbracci solo ai familiari
La distanza interpersonale di un metro, che diventano due quando si fa attività motoria, resta la principale regola che saremo obbligati ad osservare fino alla cessazione dell’emergenza. Tranne, naturalmente, per chi vive sotto lo stesso tetto. E la sua violazione potrà essere sanzionata. Dunque, baci e abbracci dovremo riservarli soltanto ai familiari conviventi e farne ancora a meno soprattutto con gli anziani. Resta naturalmente vietato qualsiasi tipo di assembramento. Nessun limite di numero agli incontri con amici fuori o a casa propria, basta che si riesca a mantenere la giusta distanza.
Le regole in auto o in moto per portare passeggeri
Anche in auto o sulla moto resta obbligatorio mantenere le distanze
interpersonali. E allora in macchina si potrà andare tutti insieme se si
appartiene ad uno stesso nucleo familiare convivente, diversamente in
un’auto di dimensioni normali potranno viaggiare insieme solo due
persone e con mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile
posteriore. Tre persone, una per fila, per le macchine più grandi con
tre file di sedili. Anche in moto si dovrà andare da soli. Ammesso
portare un’altra persona dietro solo se abita nella stessa casa. Tranne
in Liguria dove il governatore Toti ha firmato un’ordinanza che consente di andare in due, anche non conviventi, indossando casco integrale e mascherina.
Mascherine, chi revoca l’obbligo e chi no
Nel Veneto che riapre subito tutto anticipando qualsiasi scadenza, il governatore Zaia
ha revocato l’obbligo di indossare sempre la mascherina anche
all’aperto. Obbligo che invece resta, fino a contrordine, in Lombardia,
in Trentino, in Friuli Venezia Giulia (che vorrebbe seguire l’esempio
del Veneto), in Campania e a Genova. In Piemonte il governatore Cirio ha emesso un’ordinanza
per l’obbligo di mascherina fino al 2 giugno per scongiurare rischi da
prevedibili affollamenti nei luoghi di ritrovo. In tutte le altre
regioni, la mascherina va indossata sempre in luoghi chiusi aperti al
pubblico, sui mezzi pubblici e all’aperto quando non ci sono le
condizioni per mantenere le distanze. Niente mascherina invece quando si
fa attività motoria.
Via libera nelle seconde case
Le seconde case da domani saranno raggiungibili ovunque, così come le isole minori. Alberghi, bed and breakfast, case vacanza sono prenotabili anche se sono ancora molto pochi quelli che hanno già riaperto in attesa del nullaosta alla mobilità tra le regioni e con l’estero. Hanno ripreso a lavorare anche le agenzie di viaggio. Stagione balneare avviata in quasi tutte le regioni italiane, fanalino di coda la Sicilia dove gli stabilimenti potranno riaprire solo sabato prossimo. Le linee guide per le spiagge in sicurezza prevedono un’area di dieci metri quadri per ogni ombrellone ma Veneto ed Emilia hanno aumentato lo spazio fino a 12 metri.
Riaprono terme e centri benessere. E in vasca una distanza di 7 metri
È stato il weekend di riapertura di terme, centri benessere e, in alcune regioni come la Lombardia, anche delle piscine e delle palestre che erano rimaste chiuse. Rigide regole contenute nelle linee guida dispongono oltre alle consuete misure di sicurezza anche uno spazio di sette metri quadrati a persona nelle vasche, mentre restano ancora indisponibili sauna e bagno turco. Obbligo di mascherine per clienti e personale e particolari accorgimenti per i trattamenti con i fanghi e le terapie che prevedono un contatto ravvicinato con gli operatori. Riapertura possibile anche per i parchi acquatici e i parchi divertimento (anche se non tutti ne approfitteranno), quelli a tema, lunapark e giostre.
Centri estivi al via dal 15 giugno. Ma in qualche regione si anticipa
I bambini, fanalino di coda della ripresa, dovranno aspettare il 15 giugno per tornare a frequentare colonie e centri estivi con
le linee guida messe a punto negli ultimi giorni per bambini dai 3 anni
in su, che dovranno indossare la mascherina a secondo dei contesti in
cui si ritroveranno. Ma alcune regioni hanno deciso di anticipare e
mettere subito a disposizione delle famiglie un momento di sostegno
importante. In Liguria centri e nidi estivi hanno riaperto dal 1 giugno,
il Veneto è pronto da domani come anche il Friuli Venezia-Giulia che
accoglie anche i piccolissimi da 0 a 3 anni. Emilia Romagna e Marche
anticipano all’8 giugno e anche il Piemonte prova a ripartire prima del
15 giugno.
Riaprono le prime discoteche, poi cinema e teatri
Il divieto di vendita di bevande da asporto dopo le 21 è stato adottato
da molte amministrazioni locali per evitare gli assembramenti degli
ultimi giorni. Locali aperti fino a tardi ma con l’obbligo di servire i
clienti solo ai tavoli. Saranno notti dimezzate quelle del divertimento
estivo. In Sicilia le discoteche all’aperto riaprono l’8 giugno ma con il divieto di ballare. Dj in consolle e giovani fermi ad ascoltare la musica. Valutano la riapertura dal 15 giugno
anche Puglia e Veneto. Il 15 giugno è anche la data di riapertura di
cinema, teatri e luoghi di spettacolo: un massimo di 200 persone,
distanziate, al chiuso, 1000 all’aperto.
Sì ai matrimoni, ma dopo niente buffet
Il primo matrimonio con una cinquantina di invitati si è celebrato il 25 maggio in chiesa a Piacenza e nei giorni scorsi anche in Puglia, Campania e Abruzzo sono riprese le nozze civili con pochi familiari e amici, tutti naturalmente in mascherina. Anche se la maggior parte delle coppie che avevano fissato la data per questi mesi ha deciso di rinviare, riparte anche il settore dei matrimoni con tanto di catering (in Sicilia) in dimore o location che consentono un rinfresco senza buffet ma con servizio ai tavoli. Il protocollo firmato tra Cei e Viminale non è cambiato: per i funerali vale ancora la limitazione dei 15 partecipanti, nessuna regola esplicita per matrimoni e battesimi se non quelle per la celebrazione delle messe.
FONTE “LA REPUBBLICA” 02/06/2020